Pronti per una carrellata di idee, progetti e racconti per ricordare il 2019?

Chi conosce la formula del Repair Cafè? E’ un laboratorio per insegnare a riparare piccoli utensili o oggetti di uso quotidiano, nella logica del riuso, spesso tenuto in una caffetteria, accompagnato da una bevanda ristoratrice e soprattutto aperto a tutti. The Green Hub Generation ha adottato una variante molto smart di questo format: invece di riparare, si è pensato di reinventare arredi da materiale di riciclo. Ecco quindi che ci hanno affidato la guida di un susseguirsi di laboratori, con partecipanti nuovi o ricorrenti, con materiali, tecniche e obiettivi mai scontati. In più occasioni abbiamo introdotto la fabbricazione digitale, sperimentando l’accostamento di una tecnologia avanzata con tecniche compositive manuali. Cosa è emerso da tanto entusiasmo e partecipazione? Utilissimi arredi per gli spazi del Green Hub!

Progettazione algortimica, fabbricazione digitale e costruzione partecipata: questi gli ingredienti per la seduta di cartone a struttura waffle. Opera realizzata durante i Repaire Cafè de The Green Hub.
Una libreria personalizzata in cartone a struttura waffle, realizzata durante i Repaire Cafè de The Green Hub.
Uno dei momenti del Repaire Cafè di The Green Hub per la costruzione di una bacheca modulare in sughero.

L’11 maggio al Maschio Angioino si è svolta la premiazione del concorso PATTERN YOUR LIFE. Una mostra ha accolto i 200 progetti di pattern di 200 progettisti e la presentazione ha dato spazio a tutti i fablab, makerspace, aziende e associazioni partner di raccontarsi. E’ stato un momento d’incontro pieno di complicità e cooperazione per un progetto che ha coinvolto belle realtà nel campo della fabbricazione digitale. In precedenti post ci sono tutti i dettagli degli interventi, della premiazione e dei partner che ci hanno aiutato e sostenuto.

PATTERN YOUR LIFE al Maschio Angioino.

Il progetto PATTERN YOUR LIFE è stato poi selezionato per la Maker Faire Rome (18-20 ottobre). E’ stata per noi un’occasione importante per presentarci al mondo dei Maker. Abbiamo incontrato amici di lunga data, consolidato recenti conoscenze e scoperto nuove vibranti realtà. I pattern sono stati mostrati ad un pubblico eterogeno di makers, studenti, famiglie, e da tutti abbiamo raccolto spunti, suggerimenti, riflessioni.

PATTERN YOUR LIFE alla Maker Faire Rome.

PATTERN YOUR LIFE, in tutte le sue declinazioni, è stato un progetto molto importante per noi e stiamo già immaginando una seconda edizione. Tutti i progetti sono presenti nell’archivio VAHA, per quanti vogliano approfondire le tecnologie della fabbricazione digitale.

DigitalNature è la ricerca sperimentale che stiamo svolgendo da un paio d’anni con l’associazione AK0 (Architettura a Kilometro Zero). Il progetto è a cura di Stefan Pollak e Rossella Siani e nasce come obiettivo di sintesi tra l’impiego di materiali naturali e la progettazione algoritmica.

La nuvola di numeri del progetto Digital Bamboo, generata con progettazione algoritmica.

Nel 2019 abbiamo avuto l’occasione di sviluppare dalla fase di progettazione a quella di costruzione alcune sperimentazioni nell’ambito del DigitalBamboo (un sottoinsieme di DigitalNature). Con questa esperienza abbiamo messo appunto un processo efficace di traduzione dal digitale al reale.

Pagurus Pacificus Urbanus: il progetto nato dalla ricerca DigitalBamboo, installato nel giardino dell’Acquario Romano, sede dell’Ordine degli Architetti di Roma.

Sul tema del DigitalBamboo abbiamo sviluppato un progetto per il concorso Bamboo Rush. Un vibrante rifugio di trame di bamboo, che accoglie momenti di riflessione o condivisione.

CUBO – Progetto di S. Pollak – R. Siani – A. Vergati.

Quando il barocco viene reinterpretato con le logiche della progettazione algoritmica, nascono composizioni ricche e vibranti. Il concorso per la riqualificazione del lungomare di Portici ci ha visti partecipi con una proposta di carattere, che ci ha fatto aggiudicare il quarto posto.

Progetto per il lungomare di Portici. – Progetto di R. Siani – S. Pollak – L. Pappalerdo – A. Scotto Di Luzio – G. Vanacore – G. Sicuranza.

Ci siamo cimentati anche nel progetto di un comò, reintrepretando in chiave digitale l’antichissima tecnica dell’intarsio. I complessi fregi marini, pensati per essere sagomante con il taglio laser, sono frutto di composizioni algoritmiche, che simulano i processi generativi organici e rendono coralli e alghe vividi e metafisici. 

COMO’ – Progetto di R. Siani, G. Noviello.

Abbiamo contribuito al progetto CARTARTE con un corso per il riciclo creativo di carta, cartone e cartoncino. Abbiamo lavorato con le tecniche del pup-up e con composizioni modulari. Durante le 20 ore di laboratorio i partecipanti al corso, pur avendo poche esperienze precedenti su queste tematiche, hanno dimostrato grande entusiasmo nel recepire i nuovi concetti. Ecco alcuni dei lavori.

Uno degli esperimenti compositivi realizzati dai partecipanti del corso di Cartarte.

Il 2019 ha visto infine un aggiornamento grafico e funzionale fondamentale del nostro portale VAHA. Di questo dobbiamo ringraziare Luigi Di Biasi di Arrowsoft, che dall’inizio ci assiste nella delicata fase telematica del portale telematico. Oggi abbiamo un nuovo elegante logo e una struttura più accattivante per le varie sezioni del sito.